La genealogia è una branca specifica degli studi storiografici che ha avuto ampia fortuna nel passato. In quasi tulle le civiltà, l’uomo ha sempre avuto la tendenza a suddividere la società in base all’appartenenza famigliare data dalla discendenza. Ancora oggi molte culture usano riconoscere e suddividere i propri membri in base all’appartenenza a tribù, clan, lignaggi, segmenti di lignaggio, famiglie, rami familiari. Conoscere e saper riconoscere l’appartenenza a questo o a quel gruppo rispondeva varie necessità del singolo e della comunità stessa. Con l’affermazione delle aristocrazie guerriere in Europa Occidentale il poter dimostrare la propria ascendenza da una data famiglia poteva essere motivo di prestigio che dava lustro e favoriva una carriera o l’ascesa sociale in determinati ambienti, anche per questo schiere di genealogisti, veri o presunti si sono sempre dati un gran da fare per dimostrare origini le origini nobili di chi di volta in volta ricorreva ai loro servigi. In assenza di veri registri, per via della scarsità di documenti ufficiali e spesso della malafede di questi ricercatori il cui scopo era appunto nobilitare ad ogni costo il committente non sempre tali ricerche erano serie e supportate da dati inoppugnabili e quasi sempre riuscivano dimostrare ciò che chi pagava voleva e a ricostruire gli albori di una data famiglia fino ad arrivare ad un mitico capostipite la cui esistenza e la cui effettiva rispondenza alle origini reali di quella famiglia era più fittizia che rispondente alla verità storica. Sicuramente, a prescindere dallo scopo per cui lo si fa, conoscere le proprie origini, capire chi siamo, da dove veniamo e per quale strana sorte di incroci di storie, luoghi e persone ognuno di noi è oggi ciò che è può essere un esercizio affascinante, appagante e anche esaltante. Con la nascita dello Stato moderno, la formazione dei pubblici registri civili che in gran parte del continente andarono ad affiancarsi dall’Età Napoleonica in poi a quelli ecclesiastici e parrocchiali già esistenti ma non sempre coerenti, omogenei e sistematici, questo tipo di ricerca è diventato sempre più preciso, dettagliato e attendibile. Oggi, con la digitalizzazione e la nascita di grandi strutture per la conservazione dei dati, possiamo disporre di sempre maggiori informazioni che possono dirci molto sulla nostra vita e dei nostri avi.